Si è svolto il 20 gennaio 2011 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Convegno “Valutare Salute, la diffusione della cultura della valutazione nelle Aziende Sanitarie”. Obiettivo dell'iniziativa è stato presentare i risultati del progetto pilota “Valutare Salute”, avviato per la valutazione dei dirigenti e del personale delle aziende sanitarie allo scopo di offrire esperienze ed elementi concreti per agevolare le Regioni nel recepimento della Riforma Brunetta del pubblico impiego (Decreto Legislativo n. 150/2009).
"Valutare Salute" è stato condotto tra la fine di gennaio e i primi di settembre del 2010 dal Dipartimento della Funzione pubblica e da Formez PA, che ne ha curato la realizzazione, in collaborazione con la Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO), con il Centro per la Formazione Permanente e l'Aggiornamento del personale del Servizio sanitario della Regione Siciliana (CEFPAS) e con l'Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (AGENAS). La sperimentazione ha interessato 22 Aziende sanitarie su tutto il territorio nazionale e l'intera sanità pubblica siciliana (17 Aziende sanitarie). In totale sono state effettuate più di 4.000 valutazioni della performance individuale del personale di comparto e dei dirigenti. Il progetto ha permesso di verificare l'impatto del sistema di valutazione e premialità delineato nella Riforma Brunetta e di far emergere le eventuali criticità che la sua applicazione può incontrare nel mondo sanitario. I risultati della sperimentazione sono raccolti in due volumi pubblicati nella Collana Materiali Formez, distribuiti durante il convegno.
Il Capo Dipartimento della Funzione Pubblica Antonio Naddeo, aprendo il convegno, ha osservato che “La Riforma Brunetta ha introdotto innovazioni molto rilevanti tra cui un elemento decisivo è il criterio della valutazione della performance individuale”. La fase sperimentale che abbiamo finora condotto “è servita per diffondere la cultura della valutazione in un settore di cruciale importanza come quello dei servizi sanitari – ha puntualizzato Naddeo - e il nostro impegno continuerà con la massima convinzione per l’applicazione della riforma, per fare in modo che la sempre più attenta misurazione dei risultati possa tradursi in vantaggi pratici per gli utenti del servizio pubblico”.
Applicare la Riforma significa anche mettere in evidenza le buone pratiche e diffonderle sul territorio. "Solo in questo modo, ha affermato il Presidente di Formez PA Carlo Flamment, la qualità può diffondersi in maniera uniforme a livello nazionale. Dobbiamo infatti partire dal principio che le esperienze eccellenti possono essere replicate anche in altre amministrazioni. A questo punto, con il conforto dei buoni risultati della sperimentazione, possiamo dire che la partita del rinnovamento può essere giocata anche con le risorse finanziarie. I soldi non sono tanti e vanno perciò utilizzati con grande cura e su questo aspetto Formez PA continuerà a compiere un monitoraggio non ispettivo ma di assistenza per superare le varie criticità all’interno delle Pubbliche Amministrazioni".
"La riforma prevede quattro diversi livelli di valutazione delle performance – ha specificato il Direttore UFPPA e coordinatore Comitato di Indirizzo del Progetto Valutare Salute Leonello Tronti – tra cui un aspetto molto importante è quello della valutazione delle figure dirigenziali. Nella sperimentazione ci siamo posti due fondamentali obiettivi il primo è stato verificare la capacità dei dirigenti di non distribuire incentivi a pioggia e di applicare un criterio di selettività e il secondo è stato il monitoraggio sull’attitudine dei dipendenti ad accettare la valutazione come strumento di apprendimento e di selezione in base al merito".
"Valutare il personale è una delle attività più difficili – ha osservato Silvia Boni, responsabile del Progetto e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico – una criticità che abbiamo trovato in vari casi è quella legata alla scarsa preparazione dei dirigenti a gestire la valutazione promuovendo un positivo clima relazionale". "D’altra parte – ha aggiunto Silvia Boni – uno degli aspetti più importanti della Riforma è proprio la maggiore responsabilizzazione dei dirigenti e la chiarezza delle procedure per rendere sempre più efficace e trasparente il processo di valutazione".
Nel pomeriggio si è svolta una tavola rotonda a cui ha partecipato, tra gli altri, l’Assessore alla Salute della Regione Siciliana Massimo Russo che ha testimoniato la volontà della Regione, già fortemente impegnata sul Piano di Rientro, a diffondere la cultura della valutazione, del riconoscimento del merito e della professionalità in tutte le Aziende sanitarie siciliane. L’obiettivo è una migliore organizzazione e qualificazione dei servizi rivolti agli utenti che, al momento di accedere alle prestazioni sanitarie, sono cittadini che si trovano in uno stato di debolezza e di bisogno e quindi ancor di più hanno diritto ad ascolto e attenzione.